domenica 30 novembre 2008
Vita in differita
Alle volte mi sembra come se, scesa per qualche tempo dal treno della mia vita, ci fossi risalita ..in differita!
Ripenso a quanto accaduto ieri mattina come ad una realtà quasi rarefatta..
Ripenso a chi ho reputato una delle mie amiche più care fino a pochi mesi fa e a quanto questo evidentemente avesse basi molto meno consistenti di quanto poteva apparire..
Ripenso al mio caro Goz, cui purtroppo voglio molto bene, ma non sarò mai in grado di amare..
Ripenso a quando il mio fratellino ha lasciato questa vita e a quanto abbia rappresentato per me una delle più alte manifestazioni di Dio..
Ripenso ad un amico che non sentivo da mesi (forse un anno) ed al fatto che sia riuscita a scambiarci 2 parole proprio mentre stava per ripartire verso la "sua" vita..
Ripenso a Facebook e all'opportunità che offre di ricontattare parte del proprio passato, eccetto, nel mio caso, una parte che più avrei avuto a cuore di sfiorare..
Ripenso che l'anno funesto non è ancora terminato e sono in pena per una persona che non ho a cuore, lei E' il mio cuore, che non sta bene da un po' ed io soffro terribilmente quando davanti agli occhi mi si staglia questa sorta di autunno..
domenica 16 novembre 2008
Un weekend di "uhééé"
Chiaramente, dopo un po' di tempo che non uscivo, sabato che ho rivisto una ventina di amici, è stato un perpetuarsi di "uhééé!!! ...ciaooo!!! ...bentornataaa!!" e poi ho dovuto anche cercare il perdono di alcuni a cui non ho risposto ai messaggi, ho promesso e poi non mantenuto..
Ieri, vuoi per la stanchezza e lo stress accumulati, vuoi per il fatto che mi sentivo come esausta dopo una settimana d'inferno, mi sentivo particolarmente 'strafottente' e sciolta, così mi sono lanciata e, 'fanculo, mi sono anche divertita! :-)
Adoro i letarghi non fosse altro perché quando ci si risveglia è sempre Primavera. :-)
giovedì 13 novembre 2008
Sintonie tra cuore e musica
Non sento il bisogno di chiedere nulla alla vita, perché so già di aver imboccato una strada e sono sicura che in un modo o nell'altro mi porterà dove io amerò essere. Non ho dubbi. Nel frattempo continuerò a dare il massimo per godere di quanto ancora posso godere nel mondo sensibile.
martedì 11 novembre 2008
Gocce d'Anima
Immagino che ognuno di noi ne possegga una certa quantità, o meglio, una certa quantità di anima tiene in vita noi, così come ogni cosa appartenente al mondo sensibile..
Ha ragione un mio amico quando dice che noi siamo solo anima: sotto questa luce appare tutto molto diverso..
domenica 9 novembre 2008
Un'Amèlie chiusa nel suo mondo..
Sono venuta a conoscenza dell'esistenza di questo film leggendo i blog di 2 miei cari amici che non vedo da un bel po' e di cui ogni tanto mi informo proprio attraverso quanto decidono di raccontare di sé..
Beh, che dire, adoro la sceneggiatura del film, il fatto che evochi tanti piccoli piaceri dell'infanzia, le manie che ognuno ha riguardo a piccoli dettagli, la storia, le inevitabili assonanze che io, così come alcuni miei amici, ho percepito con la timidezza con cui talvolta si scappa dalla realtà per rifugiarsi nei propri mondi ovattati..
Per questo motivo riporto le parole dell'Uomo di Vetro affinché altre 'Amèlie' come me colgano il messaggio:
lei non ha le ossa di vetro,
lei può scontrarsi con la vita!
Se lei si lascia scappare
questa occasione
con il tempo sarà il suo cuore
che diventerà secco e fragile
come il mio scheletro, perciò
si lanci, accidenti a lei!"
mercoledì 5 novembre 2008
Ancora non mi sembra vero
Ancora non mi sembra vero di essermi liberata da 2 incubi ieri..
L'altra notte sono andata talmente tesa a letto che nel cuore della notte mi sono svegliata in preda ad un incubo pazzesco, tant'è che quando è accorsa mia madre ed io mi sono resa conto che era tutto un sogno e delle condizioni in cui ero, ho pensato: sarei potuta morire d'infarto nel sogno!! :-SS
Vabbeh, oggi è un altro giorno, dovrei sentirmi più leggera, ma sento già la frenesia di portare a termine qualche altra cosa :-)
In ogni caso, pensavo ad una cosa: per quanto grandi appaiano talvolta le difficoltà, una volta superate si finisce spesso per concludere (almeno è quel che è accaduto a me qualche volta) "In fondo non era così drammatico.. A saperlo prima.."
Bah..
lunedì 3 novembre 2008
Sto come...
Ok, per domani sono tesa come..
come un trapezzista retto per le palle dalla donna cannone,
come un castorino con le spalle al muro e di fronte a sé una leonessa incazzata e affamata perché in periodo premestruale,
come una trave elastica sottoposta a pressoflessione, in cui l'effetto instabilizzante sta lì lì per superare quello stabilizzante,
come Cenerentola quando non avendo un cazzo da mettere per la festa di quel frescone del Principe s'industria con 4 tope a rassettare qualche stoffa..
Insomma, STO TESA!!!
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domenica 2 novembre 2008
Anno Funesto
Sapevo che la malasorte prima o poi si sarebbe manifestata, se no che anno funesto era!
Il bello è che tutto si è condensato in quest'ultimo periodo e spero si concluda presto, non ce la farei ad affrontare altro.. :-(
Da che ho iniziato a lavorare è un po' come se mi fossi annullata.. O meglio, so che sto facendo esperienza e che questo un domani potrà servirmi, ma..
Ma a 31 anni, senza ancora una posizione ben definita nel mondo del lavoro e quindi costretta a schiavizzare l'esistenza tra esami, work e riposo, si è forse già perso qualche treno? ..
sabato 1 novembre 2008
La parola "amore"
Ieri a lavoro, sentendo la figlia del capo rivolgersi al fratellino di pochi mesi con l'appellativo di "Amooooreeeeee", urlato spesso a mo' di litania, sono stata colta da un paio di osservazioni:
a) probabilmente la bambina avrebbe conservato questo modo di rivolgersi agli altri anche da grandicella
b) ho immaginato che da grande sarebbe parsa un po' puttana
Così sono andata indietro con la memoria e mi son ricordata che la parola “amore” ha rappresentato per lungo tempo, per me, una sorta tabù:
il solo pronunciarla davanti ai miei mi provocava una sorta di imbarazzo assurdo!
Poi si associavano tante altre piccolezze, come ad esempio il fatto che le puttanelle dell’Istituto solevano rivolgersi così, o con altri appellativi che non fossero i rispettivi nomi di battesimo, ai ragazzi che avevano attorno, e la vedevo una cosa oltre che molto ardita, anche molto poco elegante.. Probabilmente la parola “amore” evocava, per me, la cotta per il ragazzino dell’altra classe, o forse lasciava presupporre l’idea di un sesso che allora era ancora un lido sconosciuto..
Bah.. Fatto sta che io fino ad una certa età diventavo rossa come un peperone all’emettere il suono della parola “Amore”.