lunedì 26 marzo 2007

Una favola..




Sono rinchiusa nel mio bozzolo di seta, aspettando il momento giusto per uscire e strappare via questo vortice di fili che il tempo ha trasformato da ricovero per la mia fragilità in ispido ed opprimente groviglio di filo spinato.

Durante la mia lunga evoluzione-segregazione ho visto passarmi accanto farfalle meravigliose con le quali non ho potuto prendere il volo: per le mie ali era prematuro..

Ora credo di avere accanto una di quelle creature ed avrei voglia di sfondare questo bozzolo e..

Sento la mia anima esplodere in un gemito rabbioso e disperato a voler significare un
Ti prego, non volar via anche tu! ..."

Un suono smorzato che nessuno sarebbe mai riuscito a percepire oltre lo spessore del bozzolo eppure quella farfalla lo sente graffiargli l'anima ed avvicinandosi sussurra col pensiero:

La nostra vita è breve, dolce crisalide, ed il tempo necesserio alla tua trasformazione sta per concludersi. Fa quest’ultimo sforzo ed abbandona definitivamente la vecchia esistenza! Io vivrò la mia vita, ..ma non sarò mai troppo lontano da non riuscire a porgerti le mie ali per insegnarti a volare, non appena tu vorrai, e sarò con te, anche quando avrò terminato la mia vita da farfalla.., magari per nutrirti col mio nettare sotto le sembianze di un fiore.."

domenica 25 marzo 2007

Basta aspettare!


E’ difficile gioire per la ritrovata libertà, quando sappiamo che questa
nostra gioia ha per riflesso il dolore di qualcun altro. Ma la vita va così, un tempo
era mio quel dolore, ed oggi sto dalla parte opposta. Se mi fermo a rifletterci mi sento un po’ come “Un Danno” vivente..

Ora però voglio, egoisticamente forse, dedicarmi esclusivamente a me stessa; voglio ritrovarmi, voglio tornare a vivere con poesia, con speranza, voglio ritrovare la forza e il coraggio di sognare, voglio sentirmi VIVA!!

Mi sta tornando la paura di morire e questo per me è positivo, perché significa che VOGLIO vivere e non semplicemente aspettare . . Basta. Non voglio più aspettare . .

sabato 24 marzo 2007

Dietro un 'Ti Amo' non detto, un maestro d'amore


Amare vuol dire capire
Amare vuol dire sto con te anche se sbagli
Amare è desiderare, sentire il bisogno di vedersi anche se stai il cesso.
Ti Amo Ti Amo Ti Amo
Te l'ho detto tutti i giorni che siamo stati insieme,
ma tu non hai sentito, perché non ascoltavi con il cuore,
Tu volevi un suono, una parola,
come una volta, Ti Amo

Sei molto più uomo di quanto io abbia voluto vederti. Che tu possa essere felice veramente, Godzy. Non ho mai voluto il tuo male, sono stata solo troppo fragile. Addio

Una giornata a Bergamo


Venerdì 16 marzo 2007

Un raduno di tanti professionisti alle prime armi (chi più chi meno)...
Era per me la prima esperienza in fatto di concorsi. Lo era anche per lui.
Non una parola scambiata durante il sopralluogo, ma io ho notato lui e lui me.
Poche parole prima di salutarci per assicurarci un modo che ci consentisse di "tenerci in contatto".

E' stata una giornata fantastica.

Dal martedì successivo mi ha scritto la prima email. Di lui mi è rimasta impressa quella deliziosa espressione accigliata di chi è seriamente concentrato su qualcosa - era intento ad assorbire quel luogo e ad immortalarlo nel modo migliore con la sua macchina fotografica -. E poi credo di essere riuscita ad intravedere i suoi denti, belli di quelli lunghi e un pò bombati. Che bella voce è emersa da quelle poche parole con la cadenza romana!

Non so perché, ma quando penso a lui mi viene da associarlo ad Albert di Candy Candy.. Quello un pò orso, barbuto, amante della natura... Vabbuò, nun sarà Terence, ma Albert mi era simpatico lo stesso!

Una breve fantasia: 'Bella'

Ho visto i nostri corpi nudi stesi l'uno a fianco all'altro
su un letto disfatto,

..l'unico contatto erano le nostre mani,
quattro mani strette in un unico pugno;
...i miei occhi annegavano nei tuoi e i tuoi nei miei...

Un solo suono.. quasi impercettibile..:
erano i nostri respiri,
leggeri e profondi come un soffio di vento primaverile...
Sembrava che quel fruscio penetrasse nel Tempo
e, come un denso fluido,
lo arrestasse lentamente per rendere eterni quegli istanti di grande felicità.
E' stato allora, in quello stillare d'eterno, che col tuo accento romano mi hai sussurrato:
"Quanto sei bella..."

giovedì 22 marzo 2007

Non riesco a prender sonno..

.

Comincio a rendermi conto che non è più tempo di perder tempo...
Devo far qualcosa per cambiare, devo farmi spazio, se non altro per godermi a pieno la mia persona.
Devo trovare il modo di troncare questa cosa che trascino da troppo ormai...
Non ha senso, mi soffoca, mi deprime, mi uccide.
...Sì, ma come cazzo faccio...
Rimanderò ancora..? Sì, ma la vita scorre inesorabile... Quella dove la ripesco???
reagire... reagire.... AGIRE!

N.B. L'immagine di questo post è uno dei disegni che più adoro del mio amico Claudio Cerri

martedì 20 marzo 2007

Una timida stuprata

ok per il titolo, il resto lo scriverò appena avrò due minuti liberi :)

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Eccomi pronta!
Tranquillizzo tutti per il titolo: lo “stupro” per fortuna è metaforico!

Intendevo dire che per natura sono una timida, soltanto che per una serie di circostanze, ho dovuto violentare questa parte del mio carattere e… devo averci lavorato proprio bene se molti, quando affermo di essere fragile e timida, scoppiano in una grassa grossa risata!

In effetti sono orgogliosa di questa mia conquista, perché da quel che vedo molti non ci riescono e o soffocano nelle loro stesse vampate che assalgono nei numerosi momenti d’imbarazzo o finiscono per diventare ridicoli esibizionisti!

Io ero di quelle che arrossivano per un saluto fatto da un ragazzo carino, o se diceva una bugia, o quando era arrabbiata… Insomma, ero come la radice di un molare trapanato dal dentista senza anestetico:

VULNERABILE!!!

Oggi per fortuna le cose sono un po’ cambiate, ma se credevo di aver perso la caratteristica di emozionarmi al punto di arrossire… Beh, ho avuto la prova che può succedere ancora ed è una sensazione meravigliosa!!!

- ..in verità in questo post avrei voluto parlare d’altro, ma d’altronde sono un’istintiva! -


Mi è capitato due domeniche fa, a teatro..

Ero andata a vedere una commedia in cui partecipava Annie e …io adoro il teatro (a dire il vero mi piacerebbe proprio farlo), …ma il bello è arrivato dopo!!


Annie ed Enzo, a spettacolo terminato, mi hanno invitato A SALIRE SUL PALCO, ma l’emozione vera è arrivata all’apice inoltrandoci dietro le quinte, fino ad arrivare ai camerini.. I camerini, …è qui che comincia lo spettacolo, è qui che nasce la poesia, è qui che s’indossano maschere, ..o alle volte si tolgono.

E’ il cuore della creatività, della trasformazione, della magia!!!

Grazie ad entrambi, Annie ed Enzo, grazie per avermi fatto arrossire.