mercoledì 7 febbraio 2007

Padre e figlio


Stamattina ho assistito ad una scena bellissima…

Ero nella sala d’attesa dello studio del mio medico e con me c’erano altre persone, per lo più anziani.. Tra queste noto un uomo mingherlino, sui 35, vestito con panni consunti ed un cappellino di lana pieno di nippoletti... Aveva l’espressione di un brav’uomo.. Più in basso, avvinghiato ad una sua coscia, il figlio, uno splendido bimbo di 5 anni avvolto in un cappottino forse troppo grande per lui, ma che aveva l’aria di tenerlo bene al caldo… Il meraviglioso cucciolo di uomo affondava spesso il viso nel vecchio giaccone del padre, che per quanto logoro sembrava essere il posto più rassicurante del mondo in cui nascondere gli strascichi di un sonno rubato.

Che bel viso quel bambino! Era il calco del padre solo senza i segni degli anni che lo avevano provato.

Ad un certo punto il padre, sempre con quell’espressione di beatitudine dipinta nello sguardo, si accovaccia sulle ginocchia e con le dita percuote meticolosamente e con tenerezza gli occhietti del figlio dalle ultime tracce del sonno da poco abbandonato. Quasi simultaneamente lo splendido bambino sorridendo dolcemente al papà e perso nei suoi occhi allunga una manina verso quel viso verso il quale sembrava essere in adorazione e carezzevolmente comincia a far scivolare il piccolo dito sul suo viso ad emulare quel gesto d’amore.., quasi come un gioco…

Non vedevo qualcosa di così bello da molto tempo.

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